Oratorio: luogo per reinventarsi e continuare a fare rete

Se parliamo di oratori l’immagine simbolica che ci accompagna è quella di  un ponte, o come affermava San Giovanni Paolo II:  “Un ponte tra la strada e la Chiesa”. Riflessione a cura di Ivana Roscini Vitali e Anacleto Antonini referenti del Coordinamento Oratori della Diocesi di Foligno. Il Coordinamento è un organismo che collabora con le comunità parrocchiali nella progettazione, nella realizzazione, nella messa in rete degli oratori ma anche tiene i rapporti con le istituzioni sul territorio per realizzare quella sinergia sociale a servizio della persona.

I ragazzi in oratorio, con la loro solita spontaneità, dichiarano di trovarsi nella “casa di tutti”, ma per essere tale,  aperta ed accogliente,  attualmente deve ripensare il suo operato, andare fuori, uscire dai propri ambienti per diventare una delle risposte più efficaci per questo presente.

Deve rimodularsi, fare rete con le famiglie, non solo per riprendere la strada verso la normalità, dopo questi mesi difficili, ma anche perché “nulla può essere uguale a prima” ed il compito educativo di ogni famiglia è prezioso per l’oratorio.   Altri soggetti che possono fare la differenza nell’affrontare, con creatività e concretezza, l’impegno oratoriale sono i  giovani: entrambe queste categorie, se interpellate e rese protagoniste, possono esprimere forme “inedite” di mettersi al servizio. Dare spazio e voce alle famiglie da un lato e ai giovani dall’altro può essere la strada per condividere un nuovo modo di fare oratorio in questo tempo tutto nuovo che ci aspetta.

Inoltre abbiamo imparato che solo collaborando insieme anche alle istituzioni, attraverso un confronto serrato, nasce la consapevolezza del prezioso ruolo sociale ed educativo degli oratori, riconosciuto in Italia da una legge del 2003 ed anche a livello di regione dell’Umbria con la LEGGE REGIONALE del 20 dicembre 2004, n. 28, che all’art. 1 afferma  “La Regione riconosce e valorizza la funzione sociale, educativa e formativa svolta dalle parrocchie e dagli istituti religiosi cattolici attraverso gli oratori, nell’ambito del percorso formativo rivolto ai soggetti in età minore, agli adolescenti e ai giovani”.  E nonostante che siano passati 16 anni, le sue funzioni specifiche non sono ancora ben “ri/conosciute da tutti”.

Da parte nostra siamo consapevoli che la progettazione deve essere “seria” e “condivisa”,  quindi nascere da un confronto che,   promosso dalle Parrocchie, viene partecipato a vari livelli anche attraverso il Coordinamento diocesano degli oratori e partire anche dalle priorità ed esigenze del territorio stesso. Per cui è tempo che ogni oratorio inizi a pensare, se non l’ ha ancora fatto, al proprio progetto educativo, nel rispetto delle norme covid, ed essere sempre pronto a modificarlo a seconda della contingenza attuale.

Questo nuovo anno 2021 si  aprirà così all’insegna della speranza, reinventandosi e costruendo ponti fatti di relazioni, dialogo e prossimità.

Coordinamento Oratori: Anacleto A. e Ivana R.V.